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Tutto per la produzione di vino

L’enologia è sempre stata una delle nostre competenze principali. Offriamo una gamma completa di prodotti per la gestione della cantina che coprono l’intero processo, dalla raccolta dell’uva alla produzione di vino di alta qualità.

Il punto di partenza della vinificazione è la nostra diraspatrice. Questa separa gli uva dal loro raspo e li spezza attraverso i rulli di pigiatura per prepararli alle successive fasi di lavorazione.

Esiste un’importante distinzione tra la lavorazione del vino bianco e quella del vino rosso: nel caso dei vini bianchi, prima della fermentazione viene spesso effettuata una pressatura supplementare tramite idropresse o torchi a cricco. Per i vini rossi, invece, anche i vinaccioli e le bucce entrano nel serbatoio di fermentazione per estrarre ulteriori aromi.

Per la fermentazione di piccoli lotti, consigliamo di utilizzare le nostre fustini Speidel. Per i lotti più grandi, i serbatoi in acciaio inox offrono chiari vantaggi: sono dotati di un coperchio galleggiante sempre pieno, di un indicatore del livello di riempimento e di una porta di ammostatura per ottenere i migliori risultati.

Per avviare una fermentazione controllata, aggiungiamo al mosto zolfo, attivatori di fermentazione e lieviti puri speciali. Se in cantina non sono disponibili le condizioni di temperatura ottimali, si possono utilizzare scaldamosti per riscaldare il mosto o piastre di raffreddamento o tubi di raffreddamento per raffreddare il mosto.

Al termine della fermentazione, ha luogo la prima svinatura del vino, durante la quale il vino viene liberato dai componenti solidi e dalle fecce. Nel caso dei vini rossi, si possono aggiungere selettivamente batteri lattici per avviare la degradazione biologica degli acidi.

Prima dell’imbottigliamento, il vino può ancora essere chiarificato dalle ultime sostanze fini per mezzo di filtri a piastre.

Saremo lieti di accompagnarvi in ogni fase del vostro percorso di vinificazione. Se avete domande o siete interessati ai nostri prodotti, non esitate a contattarci.

Ricetta castagne burro e miele

Le castagne sono le regine di questa stagione, piacciono quasi a tutti e possono essere consumate in modi diversi. Anche se le più comuni sono le caldarroste e le castagne bollite, le castagne possono anche essere servite dolci: un dessert tanto particolare quanto semplice sono le castagne al burro e miele. La preparazione è adatta a soddisfare la voglia di golosità di tutta la famiglia e non prevede che pochi ingredienti, semplici e facilmente reperibili.

La preparazione prevede l’utilizzo delle castagne fresche, che devono essere bollite in abbondante acqua e poi private della pellicina. A seguire, una volta fredde, andranno unite al miele e mantecate poi con poco burro.

Vediamo di seguito i passaggi nel dettaglio.


INGREDIENTI

  • 300-350 gr di castagne lesse e prive della pellicina
  • 20 gr di burro circa
  • 2-3 cucchiai di miele

PREPARAZIONE

Dopo avere fatto bollire e raffreddare le castagne sbucciarle e tenerle da parte. Adesso versare in una padella antiaderente 2-3 cucchiai di miele, quindi allungarlo con poca acqua e accendere la fiamma. Una volta caldo unire le castagne e farle insaporire bene. Cuocere fino a quando il miele sarà diventato nuovamente denso, quindi spegnere la fiamma e unire, lontano dal fuoco, il burro, facendo mantecare bene il tutto. Mescolare accuratamente quindi fare intiepidire e servire.

Ma se preferite le tradizionali caldarroste, da Inderst troverete tutto il necessario per prepararle!

I vantaggi di pulire con il vapore

La pulizia al vapore è ormai uno dei must della casa. Questo perché il ricorso a una simile tecnologia garantisce diversi vantaggi: una vasta gamma di utilizzo, un alto grado di comfort e una pulizia ecocompatibile e perfetta. La pulizia al vapore offre diversi vantaggi:


1) La prima cosa di cui si deve tenere conto è la possibilità di eliminare i detergenti, utilizzando semplicemente l’acqua. Il calore generato dal vapore, che fuoriesce a pressione dall’apposito bocchettone, permette infatti di togliere anche lo sporco più incrostato, garantendo allo stesso tempo il massimo dell’igiene, poiché le temperature elevate esprimono la capacità di contenere la proliferazione di acari, batteri e anche comuni allergeni. Il vapore non lascia quindi residui che potrebbero essere fonte di allergie, come accade invece con i detergenti più diffusi, garantendo così più sicurezza per i bambini e per i soggetti allergici.


2) Il pulitore a vapore è un elettrodomestico multifunzionale: il vapore caldo infatti si adatta in maniera ottimale alla pulizia di molte superfici diverse. Oltre alle classiche superfici di utilizzo come le pavimentazioni dure e diverse aree di bagno e cucina, si possono pulire al vapore anche finestre, rubinetteria, piani di cottura, tappeti e rinfrescare gli indumenti.


3) Strofinare con fatica non sarà più necessario: la pulizia al vapore rimuove infatti senza problemi anche lo sporco più ostinato e i residui di grasso come olio e macchie di calcare.


4) Pulire a vapore è certamente comodo, in quanto un pulitore a vapore non richiede particolari competenze per poter essere sfruttato, oltre alla necessità di dover riempire l’apposito serbatoio d’acqua.


Da Inderst potrete trovare un’ampia gamma di prodotti a vapore che racchiudono multifunzionalità e massima comodità in un’unica macchina!

Il succo di mela – come viene prodotto e come farlo in casa!

Settembre e ottobre sono i mesi principali della raccolta delle mele, questo frutto ha numeroso proprietà ed è bene approfittarne. Le mele sono ottime sia da mangiare ma anche “da bere”, infatti il loro succo è ricco di benefici.

Come viene preparato il succo di mele?
Nella produzione del succo di mela in grande quantità, le mele vengono sminuzzate in un mulino dedicato alla frutta, fino ad ottenere una purea. La purea così ottenuta subisce poi una delicata pressatura, da cui fuoriesce il succo di frutta naturale. A seguire, avviene la pastorizzazione: questo processo dovrebbe avvenire a circa 78° e in breve tempo, questo perché il succo appena spremuto può essere attaccato da numerosi microrganismi. In seguito alla pastorizzazione il succo di mela viene infine imbottigliato. La pastorizzazione può avvenire anche nelle bottiglie, in questo caso è importante raffreddarle in fretta per preservare l’aroma del succo.

Come preparare il succo di mela fatto in casa?
Il succo di mela fatto in casa è un’ottima soluzione per preparare una bevanda sana, salutare e golosa, avendo quindi la certezza di bere un prodotto salutare e naturale che non contenga conservanti o altre sostanze sconosciute.
Per prima cosa prendete delle mele non troppo mature e scegli frutta di qualità: il sapore sarà ottimo solo se la materia prima è eccellente. Il periodo ideale per preparare il succo di mela è settembre, quando i frutti giungono a maturazione. Lavale poi con cura. Le cose fondamentali da tenere in considerazione per far sì che il succo sia di buona qualità sono:

  • i tempi di lavorazione: per evitare l’ossidazione delle mele
  • la lavorazione e la spremitura: per evitare alterazioni dell’aroma

Metti sul fuoco una pentola con un litro d’acqua e fai sciogliere un po’ di zucchero. Fai bollire per circa 4 minuti fino a che si trasformi in uno sciroppo: attenzione a far sciogliere tutto lo zucchero, senza lasciare grumi. L’operazione va fatta lentamente, non deve esserci una fiamma troppo alta. Versa quindi le mele e fai cuocere per circa dieci minuti a fuoco molto basso. Una pentola a doppia parete può aiutarti in questa operazione.

A questo punto frulla bene le mele in modo da ottenere una purea il più liquida possibile. Aggiungi del succo di limone per evitare l’ossidazione. Passa poi tutto attraverso un colino e avrai ottenuto un ottimo nettare di mela fatto in casa.

Come conservare il succo di mele?
Si consiglia di utilizzare delle bottiglie di vetro lavate e sterilizzate. Il vetro garantisce una conservazione più lunga rispetto alla plastica. Una volta aperta, la bottiglia va conservata in frigorifero e può durare per circa tre giorni.

Da Inderst troverai il necessario per preparare il tuo succo di mele!

Concimi organici per la qualità biologica del vostro giardino

Negli ultimi anni la qualità biologica è diventata sempre più una tendenza. E non solo per gli agricoltori esperti o i tecnici agricoli, ma anche per la gente comune in città. Coltivando e raccogliendo la propria frutta, verdura ed erbe aromatiche, nel proprio giardino, sulla terrazza sul tetto o sul balcone, le persone possono godere della massima qualità e del gusto autentico della natura anche a casa propria. E non solo: le persone – bambini e adulti, che per anni si sono nutriti di frutta e verdura del supermercato – sono ora semplicemente più interessate a come cresce il cibo.

Inoltre, anche l’amore per l’ambiente sta giocando un ruolo sempre più importante: coltivare la propria frutta e verdura offre prelibatezze stagionali provenienti dall’orto, garantite senza sostanze chimiche. Ed è anche divertente! Un’ottima occasione per sfogarsi in campagna dopo una lunga settimana di lavoro.

L’importanza del concime organico per le piante

Se avete deciso di coltivare le vostre piante da frutta e verdura, avete bisogno di alcune informazioni: Gli elementi naturali come l’aria, la luce e l’acqua da soli non sono sempre sufficienti a fornire alle piante un nutrimento completo. Soprattutto in un contesto urbano, le piante hanno spesso bisogno di sostanze nutritive aggiuntive per proteggersi adeguatamente dai fattori nocivi e crescere in modo sano. Un buon concime organico contiene tutti questi elementi, fornisce alle piante importanti nutrienti e microelementi e ne accelera la crescita. Inoltre, il concime protegge le piante dagli effetti del tempo e dei parassiti.

Ottenere un raccolto abbondante

Se i vostri sforzi sono poi ricompensati da un raccolto abbondante, questo aumenta naturalmente la nostra motivazione a coltivare frutta e verdura da soli. Un buon fertilizzante organico vi aiuta a ottenere un raccolto abbondante: Fornisce al terreno minerali importanti come fosfato, potassio, azoto o magnesio, oltre ai necessari oligoelementi, ed è un’ottima alternativa al concime naturale costituito da parti di piante morte, che non si possono formare in quantità sufficiente, ad esempio, nei luoghi urbani. Ecco perché il concime è indispensabile per l’agricoltore per hobby.

Concime organico di Hauert

Se volete mangiare frutta e verdura di qualità biologica, il concime che scegliete deve essere il più organico possibile, cioè senza additivi chimici. La linea di prodotti biologici Biorga di Hauert vi garantisce rese di coltivazione eccellenti: questi fertilizzanti organici sono costituiti da sostanze e minerali di alta qualità di origine vegetale. Forniscono un prezioso nutrimento ai microrganismi del terreno e assicurano una crescita sana delle piante. Grazie all’aggiunta di ormoni vegetali derivati dalle piantine, i fertilizzanti Biorga di Hauert proteggono inoltre le piante del vostro giardino da malattie e parassiti.

Se anche voi desiderate un raccolto abbondante e siete alla ricerca di un fertilizzante organico adatto per la vostra frutta e verdura coltivata in casa, venite da Inderst a scoprire i nostri fertilizzanti organici. Saremo lieti di fornirvi ulteriori consigli in merito!

Vasche biologiche e deoliatori: per la depurazione delle acque reflue

Cos’è una vasca biologica?

Brevettata intorno al 1900, la vasca biologica si è dimostrata uno strumento efficace per il trattamento delle acque reflue. Si tratta semplicemente di una vasca con un serbatoio in cui vengono raccolte le acque reflue.

Come funziona la vasca biologica?

Il principio è semplice: una volta che le acque reflue si trovano nel serbatoio, i residui solidi, a causa della loro maggiore densità, si depositano sul fondo. Questi sedimenti costituiscono il cosiddetto deposito di filtrazione. Di tanto in tanto il deposito di filtrazione deve essere estratto e smaltito da un’azienda specializzata. L’acqua limpida scorre in un tubo di infiltrazione e viene depurata ulteriormente nel terreno.

Quando si utilizza la vasca biologica?

Ogni abitazione che non è collegata alla rete fognaria pubblica ha bisogno di una propria vasca biologica. Ogni abitante necessita di una capacità di 300 litri, mentre il serbatoio deve disporre di una capacità di almeno 2000 litri. Una famiglia di 1-6 persone necessita pertanto di un serbatoio della capacità di 2000 litri. Le vasche biologiche Imhoff hanno una capacità da 2000 a 5100 litri, a richiesta sono disponibili anche altre dimensioni.

Cos’è un deoliatore?

Conosciuto anche come separatore per liquidi leggeri o di olio/benzina, il deoliatore è costituito da un piccolo serbatoio e da un serbatoio a immersione. Come già dice il nome, il funzionamento di questo serbatoio per il trattamento delle acque reflue è determinato dalla diversa densità di olio e acqua.

Come funziona il deoliatore?

Poiché le acque reflue contengono spesso componenti nocivi di consistenza oleosa e poiché l’acqua e l’olio non possono mescolarsi a causa della loro differente densità, il deoliatore è in grado di depurare facilmente le acque reflue. Come funziona questo bacino? Molto semplice: a causa della loro bassa densità, i componenti oleosi più leggeri galleggiano sulla superficie dell’acqua. Quando attraversano il serbatoio, si depositano su un setto filtrante mentre l’acqua continua a scorrere sotto il setto filtrante.

Quando si usa il deoliatore?

In aree private e commerciali è necessario installare un deoliatore nel momento in cui vengono costruite stazioni di lavaggio per auto o trattori. In tal caso, l’acqua del lavaggio deve essere raccolta e depurata per mezzo del deoliatore, in modo che nelle acque freatiche non penetri alcuna sostanza oleosa.

Avete domande sui nostri prodotti? Venite da Inderst e approfittate della nostra consulenza specializzata sulle vasche biologiche e sui deoliatori.

Come scegliere la giusta scala in alluminio per il raccolto?

Ciliege, susine, mele, pere, prugne: tanta buona frutta… sugli alberi. Il periodo del raccolto è sempre molto delicato ed è fondamentale avere l’attrezzatura giusta e all’avanguardia per lavorare al meglio, solo così si possono ottenere i risultati migliori.

Le scale sembrano tutte uguali e, se il loro utilizzo sembra scontato, lo stesso non vale per la scelta: infatti sono diversi i fattori da considerare prima di acquistare la scala che utilizzeremo durante la stagione del raccolto. Le scale in alluminio riescono a unire l’estrema leggerezza con un’ottima resistenza, per questo vengono utilizzate per svariate applicazioni ma non sono tutte uguali, come scegliere quindi quella più adatta?

  1. Regolamento: la prima cosa è accertarsi che la scala che si sta acquistando sia a norma di legge, ovvero sia un prodotto testato e certificato secondo le norme EN 131 (Normativa europea emessa dal CEN relativa alla progettazione e costruzione di scale portatili) e DLGS 81/2008 (Testo unico sulla salute e sicurezza del lavoro). La sicurezza sul lavoro deve essere sempre la priorità.
  2. Stabilità: la scala deve darci stabilità e capacità di movimento, per raggiungere tutti i rami dell’albero. Appoggiarla solamente alla pianta, a causa della conformazione della stessa e a possibili rotazioni, è sconsigliato. Quindi è meglio scegliere una scala che abbia un appoggio a treppiede, che non si debba appoggiare esclusivamente alla pianta e che permetta di muoversi e lavorare senza impedimenti.
  3. Adattabilità: la scala si deve adattare alla fisicità di chi la utilizza e al lavoro che andrà a compiere, al peso che dovrà sostenere e alle condizioni in cui andrà a lavorare. Consigliamo quindi di scegliere una scala per il raccolto che sostenga almeno 100kg, che abbia il piede regolabile e che sia antiscivolo.

Inderst, specializzato tra le altre cose anche in agricoltura e giardinaggio, propone una nuova tipologia di scala per il raccolto in alluminio, ideale per la manutenzione delle piante o per la raccolta della frutta.

Un prodotto creato apposta per rispondere alle esigenze del settore, con le seguenti caratteristiche:

  • Ultra leggere
  • Gradini ampi e antiscivolo
  • Piede regolabile
  • Carico max. 150kg!
  • Collaudo TÜV norme EN 131 e DLGS 81/2008


Scoprite qui tutta la gamma.

Cosa seminare a maggio nell‘orto

La coltivazione dell’orto oggi sta diventando una pratica sempre più diffusa, sia nelle aree rurali che nel contesto urbano e soprattutto tra i più giovani. Non c’ è da stupirsi, dal momento che l’auto-coltivazione è un trend sempre più amato.

Anche se l’orto porta tanta gioia, bisogna ammettere che curarlo richiede tanto tempo, lavoro ed energia. Tuttavia, si tratta di un “lavoro creativo”, perché ogni mese sono previste attività differenti e mai noiose.

Maggio per l’orto è un mese importante, perché adesso potrete gettare le basi per un raccolto rigoglioso di frutta e verdura nei mesi estivi.

Vediamo quindi cosa succede nell’orto a maggio e quali attività di giardinaggio svolgere in questo mese dell’anno:

1. Trapiantare peperoni, melanzane e pomodori

All’inizio di maggio i peperoni e le melanzane devono essere spostati in un luogo sufficientemente caldo, dove sono protetti dalla pioggia e dalle tempeste, ad esempio sul balcone. Verso la fine di maggio, non appena le temperature salgono, peperoni e melanzane possono essere trapiantati nell’orto. Anche i pomodori sono molto sensibili al freddo e devono essere trapiantati all’aperto solo quando il terreno raggiunge almeno i 15° di temperatura, verso la metà del mese. Vi consigliamo di preparare il terreno almeno 2 settimane prima di piantare, allentando la terra in profondità e concimandola con compost o concime organico.

2. Raccolta dei ravanelli

Nel mese di maggio è possibile raccogliere i primi ravanelli. Questa pianta cresce con rapidità e si può seminare regolarmente, ogni due settimane, in un terreno umido e finemente sbriciolato. Così facendo, fino all’autunno potrete raccogliere molti rapanelli. Al momento della semina, potete utilizzare anche gli spazi vuoti lasciati da ortaggi come il cavolo rapa. La lattuga e gli spinaci sono ottimi vicini di piantagione, poiché allontanano i parassiti e gli animali avidi dalle foglie delle piante.

3. Seminare fagioli, radicchio e cicoria

Non appena la temperatura del suolo di notte supera i 10°C, è possibile seminare anche i fagioli. Tra le file di fagioli vi consigliamo di seminare della santoreggia, che intensificherà l’aroma dei vostri fagioli e terrà lontani i parassiti.
Nel mese di maggio nel vostro orto potete anche seminare il radicchio e la cicoria. Dal momento che queste due piante hanno radici estese, dopo la germinazione dovrete separarle piantandole a una distanza di circa 25 cm.

4. Allentare e proteggere l’orto

Dopo la semina, vi consigliamo di allentare l’orto con l’aiuto di una zappetta per eliminare le erbacce e le piante morte e mantenere il terreno sano. Inoltre, questa misura di precauzione impedisce che il terreno si prosciughi troppo rapidamente.
Per proteggere il suolo da bruchi, larve, insetti e dalle loro uova, potete inoltre proteggere l’orto con un’apposita rete antinsetti.

5. Seminare miratamente l’aneto

L’aneto cresce dove vuole. E lo fa volentieri, e non in file prestabilite come gli altri abitanti dell’orto. Per decidere voi stessi dove far crescere l’aneto, vi consigliamo si seminarlo in alcune ciotole e di separare le piante dopo la germinazione. È ideale seminare l’aneto tra carote, cetrioli, pomodori, cipolle e lattuga, in quanto favorisce la crescita di queste piante.

Ora che sapete esattamente che attività di giardinaggio svolgere nel vostro orto a maggio, tutto quello che dovete fare è assicurarvi di avere gli strumenti necessari. Da Inderst troverete attrezzi e accessori per il giardinaggioabbigliamento da lavoro, terriccio, fertilizzanti organici e molto altro ancora!
Buon divertimento nell’orto.

4 vantaggi di serre e lettorini

Al giorno d’oggi l’autoapprovvigionamento è un trend in crescita. La frutta e gli ortaggi coltivati nel proprio orto sono semplicemente più gustosi! E se potessimo goderceli durante tutto l’anno? Un sogno, che grazie alle serre e ai lettorini è diventato realtà: oggi infatti gli appassionati di giardinaggio possono iniziare in anticipo la stagione e prolungarla fino in autunno.

Tra i numerosi vantaggi di serre e lettorini troviamo:

1) Stagione del giardinaggio prolungata

Serre e lettorini prolungano la stagione del giardinaggio fino in tardo autunno. Al termine del periodo di gelo più intenso, infatti, nella serra può già essere coltivata la prima insalata, poiché il tetto caldo protegge i germogli dalle temperature inconfortevoli. Quando diventa più caldo, la crescita delle piante prosegue in giardino. In inverno le serre e i lettorini possono essere utilizzati come deposito: riposti nella terra, cavoli, carote, sedano ed altri ortaggi possono essere conservati per molte settimane. Grazie al precoce rendimento della coltivazione si prolunga anche il periodo di raccolta. In questo modo c’è più gioia nell’autocoltivazione e i frutti del proprio raccolto possono essere gustati per molto tempo.


2) Svernamento e facile coltivazione di piante sensibili al freddo

In una serra o in un lettorino possono svernare anche le piante particolarmente sensibili. Sotto il tetto a vetri, il sole riscalda l’aria e la terra: in questo modo le piante possono crescere e vegetare anche quando fuori fa molto freddo. Inoltre, il clima caldo favorisce anche la maturazione precoce di verdure che crescono in ambienti a clima caldo. Per gli appassionati di giardinaggio è quindi possibile coltivare già in primavera ortaggi bisognosi di calore, come pomodori e cetrioli.


3) Protezione delle piante

Anche in caso di maltempo la serra protegge il proprio contenuto da fattori esterni. Inoltre, all’interno della serra viene evitata in ampia misura l’infestazione di parassiti, il che facilita la cura delle piante in maniera significativa. Il rischio di un’infestazione di lumache è ancora più basso, poiché, grazie alle barriere edili presenti, per esse è piuttosto difficile trovare una via d’accesso alla serra.


4) Lavorare in giardino anche col maltempo

Pioggia, vento e neve non saranno più un problema durante le vostre attività di giardinaggio. Gli appassionati di giardinaggio potranno coltivare nell’orto ciò che preferiscono, senza bagnarsi né danneggiare le piante.



Serra o lettorino?
Per decidere cosa sia meglio, bisogna considerare due fattori principali: la grandezza del proprio giardino e la quantità di frutta e verdura che si vuole coltivare. Mentre la serra offre una superficie di coltivazione più ampia, il lettorino è un’alternativa meno ingombrante, ideale per chi dispone di poco spazio in giardino.

Venite da Inderst a scoprire la serra e il lettorino “Flori“ e i nostri pregiati terricci per piante. A tutti gli interessati offriamo anche una consulenza specializzata gratuita!

Casetta per uccelli: informazioni e consigli utili

Al contrario di molti animali provvisti di morbidi e caldi giacigli per la stagione invernale, gli uccelli devono affrontare questa stagione in maniera più difficoltosa. Mentre molti volatili alla fine dell’estate si dirigono verso sud, in direzione dei paesi caldi, gli uccelli stanziali e selvatici come le cince o i merli trascorrono l’inverno nelle nostre zone. Qui si sistemano dei nidi tra i cespugli e le chiome degli alberi, per proteggersi dal freddo e dal gelo il meglio possibile.


Anche noi possiamo contribuire ad aiutare i nostri piccoli amici piumati ad affrontare la stagione fredda: quando fuori si gela e c’è la neve, una casa per uccelli offre rifugio, sicurezza e nutrimento. Tuttavia, per allestire la vostra casetta per uccellini dovete prestare attenzione ad alcuni consigli.


1.) Dove allestire la casa per uccelli

Se vi siete decisi di mettere nel vostro giardino una casetta per gli uccelli, dovrete collocarla in un posto che sia protetto e allo stesso tempo ben visibile per gli uccelli. Assicuratevi inoltre che la casetta non sia accessibile ad altri animali che potrebbero minacciare gli uccellini, come ad esempio gatti e martore.


2.) Come proteggere la casa per uccelli da pioggia e neve

Scegliete una casetta costruita con materiali resistenti alle intemperie, poiché sia il caldo che il freddo possono danneggiano la salute degli uccelli: se l’interno della casetta è bagnato, infatti, gli uccelli rischiano di ammalarsi. Inoltre, posizionate il mangime in modo che non possa essere sporcato dagli escrementi degli uccellini.


3.) Occhio alle lastre di vetro

Si sa che le lastre di vetro sono un pericolo reale per gli uccelli, che non riescono a vederle e spesso si feriscono gravemente volandoci contro. Per questo motivo, assicuratevi che la casetta per uccelli non si trovi nelle immediate vicinanze di porte di vetro o finestre. Tra la posizione della casetta ed eventuali lastre di vetro deve esserci una distanza di almeno 2 metri.


4.) Come scegliere il mangime adatto

In inverno agli uccelli ogni volo costa molta energia, per questo normalmente essi preferiscono volare in casette che conoscono e in cui sanno di trovare del buon cibo. Esattamente come noi, quando siamo stanchi ed affamati, preferiamo tornare in un buon ristorante piuttosto che cercarne uno nuovo e rischiare che non sia di qualità. Provvedete quindi a riempire la casetta con un buon mangime. A seconda della specie di uccelli variano anche le abitudini alimentari: i merli, i fringuelli e i passerotti, infatti, fanno parte degli uccelli granivori, mentre il picchio e la cincia preferiscono il mangime più morbido. A seconda del mangime che metterete nella vostra casetta, attirerete differenti varietà di uccelli.


5.) Quali criteri deve soddisfare il mangime per uccelli

Un buon mangime per uccelli non deve contenere sale, per questo tutti i resti di cibo come pane, formaggio o prosciutto non possono essere presi in considerazione. La frutta può essere una buona alternativa, ma dovete fare attenzione che sia tagliata in pezzi molto piccoli e che non sia troppo fredda, perché così sarà più difficile da digerire. Se non avete tempo di preparare in casa il mangime per gli uccelli, potete
18 trovare in commercio un’ampia offerta di prodotti di alta qualità, con sostanze nutritive sane e un aroma gustoso, come ad esempio il mangime per uccelli, i semi di girasole o le palline per cince.


6.) La scelta della casetta per uccelli

Ci sono diversi tipi di case per uccelli – da terra, da appendere, con silo, ecc. – ma quale si colloca meglio nel vostro giardino? Da Inderst vi offriamo diverse tipologie di case e mangime per uccelli. Venite a trovarci in negozio e approfittate della nostra consulenza specializzata.