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Cosa seminare a maggio nell‘orto
La coltivazione dell’orto oggi sta diventando una pratica sempre più diffusa, sia nelle aree rurali che nel contesto urbano e soprattutto tra i più giovani. Non c’ è da stupirsi, dal momento che l’auto-coltivazione è un trend sempre più amato.
Anche se l’orto porta tanta gioia, bisogna ammettere che curarlo richiede tanto tempo, lavoro ed energia. Tuttavia, si tratta di un “lavoro creativo”, perché ogni mese sono previste attività differenti e mai noiose.
Maggio per l’orto è un mese importante, perché adesso potrete gettare le basi per un raccolto rigoglioso di frutta e verdura nei mesi estivi.
Vediamo quindi cosa succede nell’orto a maggio e quali attività di giardinaggio svolgere in questo mese dell’anno:
1. Trapiantare peperoni, melanzane e pomodori
All’inizio di maggio i peperoni e le melanzane devono essere spostati in un luogo sufficientemente caldo, dove sono protetti dalla pioggia e dalle tempeste, ad esempio sul balcone. Verso la fine di maggio, non appena le temperature salgono, peperoni e melanzane possono essere trapiantati nell’orto. Anche i pomodori sono molto sensibili al freddo e devono essere trapiantati all’aperto solo quando il terreno raggiunge almeno i 15° di temperatura, verso la metà del mese. Vi consigliamo di preparare il terreno almeno 2 settimane prima di piantare, allentando la terra in profondità e concimandola con compost o concime organico.
2. Raccolta dei ravanelli
Nel mese di maggio è possibile raccogliere i primi ravanelli. Questa pianta cresce con rapidità e si può seminare regolarmente, ogni due settimane, in un terreno umido e finemente sbriciolato. Così facendo, fino all’autunno potrete raccogliere molti rapanelli. Al momento della semina, potete utilizzare anche gli spazi vuoti lasciati da ortaggi come il cavolo rapa. La lattuga e gli spinaci sono ottimi vicini di piantagione, poiché allontanano i parassiti e gli animali avidi dalle foglie delle piante.
3. Seminare fagioli, radicchio e cicoria
Non appena la temperatura del suolo di notte supera i 10°C, è possibile seminare anche i fagioli. Tra le file di fagioli vi consigliamo di seminare della santoreggia, che intensificherà l’aroma dei vostri fagioli e terrà lontani i parassiti. Nel mese di maggio nel vostro orto potete anche seminare il radicchio e la cicoria. Dal momento che queste due piante hanno radici estese, dopo la germinazione dovrete separarle piantandole a una distanza di circa 25 cm.
4. Allentare e proteggere l’orto
Dopo la semina, vi consigliamo di allentare l’orto con l’aiuto di una zappetta per eliminare le erbacce e le piante morte e mantenere il terreno sano. Inoltre, questa misura di precauzione impedisce che il terreno si prosciughi troppo rapidamente. Per proteggere il suolo da bruchi, larve, insetti e dalle loro uova, potete inoltre proteggere l’orto con un’apposita rete antinsetti.
5. Seminare miratamente l’aneto
L’aneto cresce dove vuole. E lo fa volentieri, e non in file prestabilite come gli altri abitanti dell’orto. Per decidere voi stessi dove far crescere l’aneto, vi consigliamo si seminarlo in alcune ciotole e di separare le piante dopo la germinazione. È ideale seminare l’aneto tra carote, cetrioli, pomodori, cipolle e lattuga, in quanto favorisce la crescita di queste piante.
Il compost, detto anche terricciato o composta, fornisce al suolo importanti sostanze nutritive, migliorandone la struttura e rispettando l’ambiente. Nel cumulo di compost si sviluppa l’humus, ovvero della terra viva che permettere la formazione dei microrganismi nel suolo. Nei terreni sabbiosi, l’humus impedisce all’acqua di drenare troppo rapidamente, mantenendo intatte le sostanze nutritive nella terra. Nei terreni più argillosi e pesanti, invece, l’humus contribuisce ad allentare il suolo.
Esistono due metodi principali per creare il compost: creare un cumulo di compost direttamente sul terreno o creare il compost all’interno di un apposito contenitore, chiamato compostiera.
Nel seguente articolo illustreremo, passo per passo, come fare correttamente compostaggio:
1. Come fare il compost
Per prima cosa bisogna preparare il compost a strati. Il primo strato, alto ca. 30 cm, si mette direttamente sul terreno ed è composto da rifiuti da elementi naturali sminuzzati, come rami, erba, ecc. Sopra viene posto un secondo strato, alto ca. 5-10 cm, composto da terra da giardino, perfetta per fornire i microrganismi necessari al cumulo di compost. Ora che avrai creato la base del compost, potrai adagiare sul cumulo ulteriori strati di residui da giardino, costituiti da rami tagliati, per assicurare che i microrganismi ricevano sufficiente ossigeno. Quando il cumulo di compost è asciutto, provvedi a bagnarlo un po’.
2. Come coprire il compost
Quando il tuo cumulo di compost avrà raggiunto un’altezza di ca. 1,20 metri – oppure il bordo superiore della compostiera -, potrai coprirlo con dell’erba tagliata o un materiale simile. Questo passaggio è importante per non attirare sul cumulo insetti e parassiti che potrebbero contagiare le piante con funghi e batteri dannosi, facendole ammalare.
3. Come girare il compost
Dopo alcune settimane il cumulo di compost dovrebbe essersi ristretto a un terzo della massa. A questo punto, potrai rigirarlo con l‘aiuto di una pala o di una vanga, di modo che gli strati esterni raggiungano la parte interna e viceversa. Questo passaggio serve ad arieggiare e mischiare il cumulo e velocizza il processo di compostaggio. Inoltre, così facendo potrai anche verificare il contenuto di umidità e il rapporto di miscelazione delle diverse sostanze del compost.
4. Come utilizzare il compost
Dopo ca. 4 mesi il compost sarà pronto per essere utilizzato. Se il compost ottenuto si sbriciola, significa che il compostaggio è avvenuto in maniera corretta. Potrai utilizzare le parti più grosse del compost per creare un nuovo cumulo.
Cosa mettere nel cumulo di compost
Il compost può essere un investimento a lungo termine per il tuo giardino e donare alle tue piante sostanze nutritive preziose, ma solo se è composto dagli ingredienti giusti. Vediamo quindi cosa potrai utilizzare per fare compostaggio in maniera efficace. In ogni caso ti consigliamo di usare residui da giardino come foglie secche, erba tagliata, resti di potatura, fiori appassiti, paglia, fieno, rami tagliati ed erbacce, queste ultime solo se non ancora germogliate. Inoltre, potrai mettere nel cumulo di compost anche resti da cucina come bustine di tè, resti di caffè, frutta e verdura, gusci d’uovo, ecc.
Cosa non mettere nel cumulo di compost
Vediamo invece cosa non dovresti utilizzare per fare compostaggio: ossa, resti di carne e alimenti andati a male, poiché rischiano di attirare animali che possono danneggiare le piante con batteri dannosi, funghi e malattie. Evita anche di utilizzare parti di piante malate, sostanze chimiche e i rifiuti della lettiera del gatto.
Quali attrezzi occorrono per fare compostaggio?
Per fare compostaggio ti servirà una carriola, una pala o una vanga ed eventualmente una compostiera, se decidi di non fare il cumulo di compost direttamente sul terreno.
Seguendo tutti i passi descritti, il compostaggio sarà un’attività semplice e piacevole, che migliorerà sicuramente la condizione e la qualità delle tue piante e del tuo terreno. Vieni da Inderst e fai scorta di tutti gli attrezzi necessari per fare compostaggio in maniera efficiente! Inoltre, potrai approfittare della nostra consulenza specializzata!
Aiuola alta – Vantaggi, consigli e suggerimenti
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Lavorare comodamente in giardino senza chinarsi tutto il tempo? La soluzione è un’aiuola alta: è perfetta per piantare i vostri ortaggi preferiti, non provoca mal di schiena ed è bella da vedere. Un vero colpo d’occhio nel vostro giardino!
Tutti i vantaggi dell’aiuola alta:
1) Rendimento più alto e prodotti bio al 100%
Grazie all’intensa irradiazione solare e alla struttura a più strati dell’aiuola alta, la terra è più calda di ca. 5-8 °C rispetto all’aiuola a raso terra. Questo favorisce la crescita di piante amanti del calore e l’inizio anticipato della stagione del giardinaggio, che si prolunga fino in autunno. Se utilizzata correttamente, l’aiuola alta regala verdure biologiche fresche di propria coltivazione. Una vera bontà!
2) Non è necessario concimare
Grazie all’alto contenuto di sostanze contenute nell’aiuola alta, non è necessario concimare. L’aiuola alta è infatti utilizzabile come contenitore per il compost, non serve quindi riempirla interamente con pregiato terriccio per piante, ma si possono utilizzare anche rifiuti organici ed erba tagliata.
3) Può essere posizionata ovunque
L’aiuola alta si può costruire anche su un terreno lastricato o roccioso. Non importa se in giardino, sul balcone o sul terrazzo, la pratica cassetta di legno può essere posizionata quasi ovunque.
4) Basso pericolo di infestazione di lumache
A causa della posizione rialzata dell’aiuola, le lumache non riescono a raggiungerla e hanno più difficoltà ad arrivare alle piante.
5) Giardinaggio più piacevole
Poiché l’aiuola alta dà la possibilità di lavorare ad un’altezza elevata, il giardinaggio diventa molto più piacevole, senza bisogno di chinarsi ed inginocchiarsi in continuazione. In questo modo, le persone anziane o con disabilità fisiche possono curare il proprio giardino senza problemi.
Consigli utili per la costruzione e la coltivazione della vostra aiuola alta:
Avete acquistato un’aiuola alta e avete bisogno d’aiuto per costruirla e coltivarla? Ecco qui in seguito alcuni consigli utili per voi:
– Periodo: Normalmente il periodo migliore per costruire e coltivare un’aiuola alta è sempre in autunno o ad inizio primavera, quando si accumulano molti rifiuti organici.
– Collocazione: Posizionate l’aiuola alta dove desiderate. Se preferite metterla in giardino, vi consigliamo di utilizzare al meglio la luce del sole, orientando l’aiuola in direzione nord-sud. Per evitare visite indesiderate da parte di talpe e topi, potete rivestire il terreno con una fitta rete metallica.
– Riempimento degli strati: Riempite i diversi strati dell’aiuola alta. Lo strato più alto è quello più raffinato, composto da terriccio per piante; sotto c’è uno strato di compost e letame, mentre lo strato più vicino al terreno può essere riempito di materiale grossolano, come potatura secca, argilla, sassi, ecc. Ora potete seminare le prime piante.
– Ordine giusto nel piantare le verdure: Iniziate con i cosiddetti ortaggi forti consumatori – come peperoni, zucche, melanzane -, poi gli ortaggi medi consumatori – come carote, finocchi, insalata – ed infine gli ortaggi deboli consumatori – come fagioli, erbe, piselli.
– Durata: Dopo ca. 5-8 l’aiuola alta dev’essere svuotata e nuovamente riempita per il suo riutilizzo.
Ancora in cerca di una bella aiuola alta? Venite da Inderst! Qui potrete trovare anche altri prodotti per la vostra aiuola alta, come i trucioli di legno, una base ottimale per la vostra aiuola, e il terriccio speciale, per consentire alle vostre piante di crescere sane e rigogliose. Naturalmente potrete usufruire anche della nostra consulenza specializzata!
Come costruire un laghetto da giardino
Un bello stagno contribuisce a rendere più vivo e invitante il vostro giardino. Avete mai pensato a realizzarne uno nel vostro giardino, con ninfee rigogliose e rane saltellanti? Costruire un laghetto da giardino non è molto difficile. Tuttavia, nella sua costruzione dovreste prestare attenzione ad alcuni punti importanti, in modo da risparmiarvi, in un secondo momento, laboriosi lavori di ritocco e rifinitura.
Per aiutarvi nel vostro lavoro, in questo articolo vorremmo darvi qualche utile consiglio per la costruzione del vostro stagno da giardino:
1) Scelta del posto giusto
Per prima cosa è importante scegliere il posto adatto alla costruzione del vostro stagno. Se volete averlo sempre bene in vista, potete collocarlo nelle vicinanze del vostro terrazzo o di un posto in cui vi piace sedervi abitualmente. Se invece disponete di un giardino piuttosto grande e volete mettere nel laghetto anche degli animali, vi consigliamo di scegliere un posto più appartato. Se il vostro giardino presenta dislivelli, scegliete il punto più profondo, in modo che il laghetto stia in pendenza. Un altro aspetto importante da considerare nella scelta del luogo di costruzione è il sole: lo stagno da giardino, infatti, deve essere toccato sia dal sole che dall’ombra, possibilmente ad alternanza regolare. L’acqua non si deve riscaldare troppo, poiché in questo modo verrebbe stimolata la crescita delle alghe. La cosa migliore sarebbe costruire lo stagno di modo che in estate sia illuminato dal sole dalle 4 alle 6 ore al giorno. Inoltre, è sconsigliato costruire il laghetto da giardino nelle vicinanze di alberi con radici piatte, come ad esempio la betulla o il bambù, poiché i loro aghi e rizomi possono compromettere la qualità dell’acqua.
2) Scelta di forma e grandezza
La forma e la grandezza del laghetto da giardino dipendono dalla grandezza del giardino stesso. In un giardino particolarmente ampio, potrete ovviamente costruire uno stagno di maggiori dimensioni, che avrà un effetto più naturale e tranquillo e stabilirà velocemente un equilibrio ecologico. Questo vi risparmierà cure laboriose in un secondo momento.
3) Filtro dell’acqua: sì o no?
È necessario installare un filtro dell’acqua nel vostro stagno? Gli stagni più piccoli senza pesci normalmente resistono anche senza. Per gli stagni più grandi, invece, si consiglia di inserirne uno, poiché il fango e i resti di cibo dei pesci fanno aumentare la concentrazione di fosfato e di azoto nell’acqua, che a temperature elevate può condurre rapidamente alla formazione di alghe. I sistemi di filtrazione mantengono l’acqua dello stagno sana e pulita, assorbendo le sostanze nutritive in eccesso.
4) Fauna e flora
Nella realizzazione di uno stagno da giardino sono importanti anche i pesci e le piante acquatiche, che arricchiscono esteticamente lo stagno e provvedono al suo equilibrio ecologico. Ninfee delicate e pesci variopinti come i koi o i pesci rossi regalano al vostro laghetto da giardino forme originali e colori sgargianti. Inoltre, invitano a soffermarsi per una piacevole sosta e offrono uno spettacolo incantevole!
5) Le diverse zone di uno stagno da giardino
In ogni stagno da giardino ci sono diverse zone d’acqua, che si distinguono a seconda della profondità dell’acqua e della sua temperatura e si adattano rispettivamente a diverse piante d’acqua. Sotto, nella zona profonda, a ca. 60 cm di profondità, crescono le ninfee e le ninfoidi. Nella zona di acqua bassa, a una profondità di 20-60 cm, crescono invece il giungo fiorito, l’Hippuris vulgaris e l’alisma, mentre più in su, nella zona paludosa, nelle vicinanze della riva, a ca. 10-20 cm di profondità, crescono il trifoglio d’acqua, il giungo nano, il mimolo, il nontiscordardime e la salcerella. Sulla superficie dell’acqua, infine, crescono gli splendidi giacinti d’acqua ed i morsi di rana.
L’estate non porta con sé solo sole e spensieratezza, bensì spesso anche un caldo insopportabile. Quest’afa può ripercuotersi in maniera negativa soprattutto sul giardino, poiché il prato e le aiuole possono inaridirsi in fretta. In queste situazioni, i giardinieri tendono ad afferrare troppo in fretta l’annaffiatoio o la pompa d’irrigazione e ad innaffiare troppo spesso.
Per non rischiare che il vostro giardino si inaridisca, vi diamo alcuni utili consigli su come dargli la giusta acqua in estate:
1) Meglio annaffiare ogni paio di giorni che quotidianamente
Annaffiate il vostro giardino abbondantemente un paio di volte a settimana piuttosto che un pochino ogni giorno. In questo modo risparmierete acqua e a lungo andare abituerete il vostro giardino a intervalli di irrigazione più lunghi. La miglior cosa sarebbe irrigare la mattina presto, di modo che l’acqua non evapori troppo velocemente se fa troppo caldo. La sera, invece, dovreste evitare di dare acqua alle piante, poiché l’umidità potrebbe favorire la formazione di micosi e l’arrivo delle lumache durante la notte.
2) Innaffiare lentamente e solo se necessario
Annaffiate lentamente soprattutto le vostre piante in vaso e aspettate che l’acqua in eccesso sia defluita, in modo che il terreno possa assorbire bene l’acqua.
3) Pacciamare le aiuole
Questo aiuta a mantenere e ad aumentare l’umidità del terreno, poiché lo strato di terreno composto da pacciame e arbusti tagliati raccoglie umidità aggiuntiva, difficile da assorbire dal terreno per vento e sole.
4) Prediligere l’irrigazione professionale
Un impianto di irrigazione professionale o un irrigatore da giardino vi aiutano ad irrigare il vostro giardino regolarmente, uniformemente e con la giusta quantità d’acqua.
5) Irrigare con l’acqua piovana
Ogni pioggia è un’occasione positiva per irrigare ulteriormente il vostro giardino. Ai fini dell’irrigazione, l’acqua piovana è meglio dell’acqua potabile, poiché è priva di calcare e più morbida. Inoltre, in questo modo risparmierete preziosa acqua potabile.
6) Di quanta acqua ha bisogno il giardino?
Questo dipende soprattutto dalla grandezza e dalle piante presenti nel vostro giardino: se nel giardino ci sono alberi e cespugli di media grandezza bisogna considerare che, a causa di queste piante, il giardino necessiterà di più acqua rispetto a un giardino con meno piante o a un prato. Per ogni irrigazione dovrete calcolare una quantità media di 10-15 litri di acqua per metro quadrato, di modo che il terreno sia umido fino a ca. 15-20 cm di profondità. Questa umidità, in un secondo momento, sarà molto utile al terreno.
7) Non tagliare troppo l’erba del prato
Più corta manterrete l’erba del vostro prato, più aumenta il pericolo che essa ingiallisca nel periodo estivo. Gli steli d’erba più lunghi, infatti, regalano più ombra al terreno ed impediscono l’evaporazione dell’umidità.
Volete avere un giardino fitto e verde in estate? Allora venite da Inderst e approfittate di una vasta scelta di prodotti e impianti per la perfetta irrigazione del vostro giardino. Venite a trovarci ed approfittate della nostra consulenza gratuita!
Come preparare il tuo giardino all’inverno
L’inverno è ormai alle porte e molti giardinieri nei prossimi mesi dovranno affrontare i problemi creati dal gelo. Se non hai ancora provveduto a farlo, è giunta l’ora di preparare il tuo giardino al freddo prendendo le misure di protezione adeguate.
In seguito ti diamo alcuni consigli su come curare il tuo giardino a novembre:
1) Lavora e concima il suolo
Scava il terreno con la vanga, cercando di eliminare le zolle più grosse. Se invece il tuo terreno non è troppo duro, puoi allentarlo con un semplice rastrello, di modo che la fauna venga disturbata il meno possibile. Cospargi il terreno di concime naturale.
2) Rimuovi gli alberi malati e deperiti
Esiste un momento giusto per separarsi dagli albero molto invecchiati, ed è quando sono malati o sul punto di morire. Se l’albero non è troppo grande, puoi abbatterlo direttamente con la motosega. In caso contrario, ti consigliamo di affidarti a un professionista. Puoi lasciare un pezzo di tronco per utilizzarlo successivamente come mangiatoia per gli uccelli come elemento decorativo per il giardino.
3) Installa nello stagno una pompa per il ghiaccio
Se in giardino hai uno stagno ghiacciato in superficie, i biogas che si formano nelle aree più profonde dello stagno non potranno fuoriuscire e tenderanno a creare una superficie non ghiacciata. Con l’aiuto di una pompa per il ghiaccio sarà ancora più semplice. Fai dei fori con un picchetto o con uno strumento piccolo, sennò i pesci e gli altri animali presenti nello stagno non sopravvivrebbero al rumore.
4) Taglia le peonie
Normalmente molte piante non si tagliano prima che sia primavera, così le aiuole non hanno un aspetto troppo freddo e vuoto. Tuttavia, nel caso delle peonie, il taglio raso terra avviene già in tardo autunno, per evitare il rischio di infezione con la muffa grigia (Botrite). Questo fungo, infatti, in inverno si diffonde sulle foglie e in primavera impedisce lo sviluppo di gemme e boccioli. Quindi smaltisci le foglie marce senza compostarle. Dopo aver terminato il lavoro, disinfetta gli attrezzi da giardino. Proteggi i roseti con dell’erba o del compost accumulato e distribuisci alcuni rami di abete sulle rose per proteggerle dal freddo e dal sole invernale.
5) Pianta gli arbusti primaverili
Puoi piantare alcuni arbusti primaverili già in tardo autunno, così in primavera i fiori sbocceranno più rigogliosi. In inverno, pianta gli arbusti nel terreno non gelato e rallegrati dello spettacolo di colori che ti aspetta in primavera!
6) Pianta nuove siepi da giardino
Pianta nuove piante a siepe, come carpini o faggi rossi, nel terreno allentato e compostato a intervalli di spazio regolari. Quindi provvedi a tagliare tutti i germogli, di modo che le piante possano diramarsi per bene. Dopodiché, compatta bene il terreno.
7) Smaltisci le foglie secche
Libera il prato e i sentieri dalle foglie secche cadute dagli alberi, ma lasciale sotto la boscaglia e nelle zone d’ombra sotto alberi e arbusti. Le foglie secche marciscono piuttosto in fretta e proteggono bene il terreno in inverno. Al contrario, nel prato e nelle aiuole è consigliabile rimuovere le foglie secche, perché in inverno tolgono alle piante l’ossigeno e la luce del sole. Smaltisci le foglie secche nel rispetto dell’ambiente, per farlo puoi usarle per il compostaggio.
Ora che sai come curare il tuo giardino in tardo autunno, hai già gli attrezzi necessari per farlo? Da Inderst troverai gli attrezzi e l’abbigliamento da giardinaggio necessario! Buon lavoro in giardino 🙂
Realizzare un prato in 5 fasi
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Realizzare un prato verde e folto richiede una certa quantità di tempo e impegno. Solo così infatti si riuscirà a raggiungere un buon risultato! È importante procedere con cura sin dall’inizio, onde evitare di perdere tempo nella correzione delle imperfezioni in un secondo momento.
In seguito vi spieghiamo come potete realizzare un bel prato rigoglioso, passo dopo passo:
1) Scelta del periodo adatto
Per prima cosa dovete scegliere il periodo più adatto per realizzare il vostro prato. Noi consigliamo i mesi di aprile, maggio e settembre, possibilmente in una giornata asciutta e soleggiata.
2) Preparazione del terreno in tre passi
Una buona preparazione del terreno è il presupposto più importante per ottenere un prato folto e curato. Prendetevi tutto il tempo necessario, la fretta non è mai una buona consigliera. Pianificate alcuni giorni per questa operazione e procedete come descritto in seguito:
Dissodare il terreno
Per prima cosa è necessario dissodare il terreno, in modo che eventuali precipitazioni possano disperdersi bene nel terreno e non creino pozzanghere. Potete dissodare il terreno manualmente – con vanghe da giardino e forche escavatrici – o elettricamente con una motozappa. Se il terreno è pesante e argilloso, vi consigliamo di mischiarci della sabbia, in modo che la sua consistenza diventi più leggera e asciutta. Rimuovete eventuali radici ed erbacce per ottenere un prato più bello e risparmiarvi una faticosa estirpazione delle erbacce in un secondo momento.
Livellare il terreno
2-3 settimane dopo aver dissodato il terreno, dovete livellare il suolo con un rullo da giardino. Durante questa operazione, vi consigliamo di verificare il contenuto calcareo del terreno: se il valore del ph è inferiore a 5,5 è raccomandabile aggiungere della calce per terreno nel suolo.
Seminare e fertilizzare
Effettuate la semina in un giorno senza vento. Per seminare il suolo utilizzate un carrello spandiconcime. Spargete sul terreno prima i semi da prato, in modo più uniforme possibile, e poi il concime. Al termine di questa operazione, potete coprire il terreno con della torba, ideale per tenere lontani gli uccelli. Infine, livellate bene il suolo.
3) Irrigare il prato
Nelle prime 3-4 settimane dopo la semina il prato necessita di molta umidità, perché le piante continuino a crescere e germogliare e non rischino il prosciugamento. Irrigate il vostro prato tutti i giorni, facendo attenzione che non si formino pozzanghere. Per annaffiare con la giusta quantità d’acqua, potete usare un irrigatore o un carrello avvolgitubi.
4) Primo taglio del prato
Prima di procedere con il primo taglio del prato, dovete verificare l’altezza dell’erba: quando essa avrà raggiunto un’altezza di 8-10 cm, dovrete ridurla ad un’altezza di ca. 5 cm. Da questo momento potrete tagliare il prato regolarmente, minimo una volta a settimana.
5) Cura del prato
Ora siete i fieri proprietari di un prato rigoglioso! Ma questa è solo la prima parte dell’opera. D’ora in poi infatti dovrete curare, concimare e irrigare regolarmente il vostro prato.
Tagliare l’erba può essere divertente, ma prevede un impiego di tempo non trascurabile e non a tutti piace. Oggi la tecnologia si è sviluppata a tal punto da darci la possibilità di fare svolgere questa attività a un robot tagliaerba al posto nostro, mentre noi possiamo dedicarci ad altre attività di giardinaggio o risposarci comodamente sotto il sole, su una bella sedia a sdraio sul nostro terrazzo. Questi aiutanti intelligenti facilitano il nostro lavoro in giardino e sono una garanzia di perfezione e professionalità. Un robot tagliaerba ha un costo più elevato rispetto ad un apparecchio convenzionale, ma ha anche più vantaggi.
I vantaggi di un robot tagliaerba in dettaglio:
1) Risparmio di tempo e aiuto nel lavoro di giardinaggio
“Il tempo è denaro“. Ognuno di noi conosce questo detto e sa che è veritiero. Tagliare l’erba è un’attività che richiede molto tempo e deve essere svolta regolarmente. Grazie al metodo di lavoro autonomo del robot tagliaerba, ai giardinieri professionisti e per hobby ora rimane molto più tempo da dedicare a tutte le altre attività di giardinaggio. Così il lavoro in giardino diventa più semplice ed il prato cresce sano e rigoglioso.
2) Lavoro efficiente e preciso
Grazie al suo lavoro preciso, efficiente e molto accurato, il robot tagliaerba garantisce risultati migliori rispetto al tagliaerba convenzionale. Il vostro prato sarà sempre accorciato alla misura giusta e avrà sempre un aspetto curato e ordinato.
3) Rispetto dell’ambiente e convenienza
Il robot tagliaerba non lavora solo molto bene, ma lo fa anche nel rispetto dell’ambiente. Grazie all’alimentazione a batteria, il robot tagliaerba è più ecologico del tagliaerba a benzina, nel cui utilizzo vengono espulsi gas di scarico dannosi all’ambiente e inquinanti. Al contrario, i robot tagliaerba non rilasciano gas di scarico. Anche il portafoglio vi ringrazierà, poiché il robot tagliaerba ha un consumo molto basso di corrente – sotto i 100 Watt.
4) Autonomia
L’autonomia del robot tagliaerba è uno dei pregi più grandi di questo apparecchio, poiché consente al suo proprietario un lavoro flessibile. Le procedure di potatura regolari possono essere preprogrammate e l’erba può essere tagliata regolarmente anche quando il proprietario di casa non c’è. Questo garantisce sempre un prato bello, sano e rigoglioso. Al contrario, i tagliaerba tradizionali devono essere sempre attivati e impostati di persona, il che porta a un maggior impiego di tempo e fatica. Quando il livello della batteria è basso, il robot tagliaerba si reca autonomamente alla stazione di ricarica, da dove, una volta ricaricato completamente, riparte per il prossimo processo di lavoro.
5) Sistema di concimazione automatico
Grazie a un sistema di pacciamatura integrato, il robot tagliaerba deposita l’erba tagliata sul terreno. Essa ha la funzione di concime e aiuta il prato a crescere rigogliosamente. La maggior parte dei tagliaerba convenzionali invece sono muniti di un cassetto extra per i resti di erba, che deve essere svuotato a mano dal giardiniere.
6) Per la gioia dei soggetti allergici
Il raffreddore da fieno e le allergie all’erba non saranno più un problema per i soggetti allergici che lavorano in giardino. Infatti, grazie all’erba mantenuta corta, gli allergeni non si spargono nell’aria. Inoltre, non vengono rilasciate emissioni, il che giova anche all’ambiente.
7) Piccolo e silenzioso
Il robot tagliaerba è di dimensioni più ridotte rispetto ai tagliaerba tradizionali. Questo consente un risparmio di spazio, sia nella sua conservazione che durante il suo processo di lavoro. Inoltre, il robot tagliaerba arreca gioia anche al vicinato, perché lavora a un volume di 70 dB. Questo vi consente di tagliare l’erba anche di domenica o in giornate festive senza disturbare nessuno.
Tagliaerba convenzionali o robot tagliaerba?
È meglio un tagliaerba convenzionale o un robot tagliaerba? Molti vantaggi parlano per il secondo prodotto. I costi del robot tagliaerba sono un po‘ più elevati e certamente alcune parti del giardino, come ad esempio gli angoli del prato, hanno bisogno di un intervento manuale dopo la potatura. Possiamo comunque dire che il robot tagliaerba è un investimento sensato e lungimirante nella tecnologia innovativa.
Da Inderst potete trovare diversi modelli moderni di tagliaerba e robot tagliaerba. Venite a scoprire le nostre offerte. Saremo felici di aiutarvi nella scelta del prodotto che fa per voi!
Crea il tuo orto!
Coltivare un orto non è solo un passatempo ma una vera e propia finestra sulla natura, una passione e per molte persone anche un lavoro. Non è sempre facile però, bisogna informarsi, acquisire le competenze necessarie e soprattutto gli strumenti adatti.
Per prima cosa è necessario verificare i seguenti punti:
La luce: la maggior parte delle piante da orto necessitano di esposizione in pieno sole per almeno 7 ore al giorno per dare i migliori risultati.
Il terreno: deve essere ben drenato, ricco di sostanza organica, apportata frequentemente.
L’acqua: deve essere facilmente accessibile e sempre disponibile, bisogna gestirla al meglio, senza eccessi né carenze
Il meteo: verificarlo per tempo ci aiuta a farci trovare pronti in caso di forti piogge o siccità
Verificate queste condizioni necessarie, si dovranno scegliere gli attrezzi e le tipologie più adatte al nostro clima, se avete dei dubbi o desiderate una consulenza specializzata, rivolgetevi ai nostri esperti. La nostra esperienza pluriennale vi aiuterà nella gestione del vostro orto e otterrete i risultati desiderati.